Saluto al da Vinci

Lettera dalla Preside Gargiulo

Avatar utente

Personale scolastico

Ultimo giorno lavorativo di un incarico che mi ha assorbito per quattro anni: giorno emotivamente ricco, che mi ha visto commuovermi a più riprese e con forte intensità. Mi sembra doveroso congedarmi ufficialmente dalla comunità educante del Leonardo da Vinci con un saluto ed un ringraziamento rivolto a tutti.

Al mio esordio nel ruolo dirigenziale, ho indicato la preferenza per questo Istituto, e ho poi chiesto la riconferma, ottenendola, una scelta fatta con convinzione e determinazione. Ho cercato di inserirmi poco per volta in questo tessuto sociale e di imprimere quell’impronta che un dirigente scolastico deve lasciare. Ho voluto trasmettere il mio entusiasmo per la sperimentazione, per l’innovazione, per l’internazionalizzazione, con una costante attenzione all’aggiornamento, allo scambio osmotico anche con altri sistemi d’istruzione europei, all’inclusione, al rispetto per le fragilità, per le difficoltà che in maniera sempre più frequente stanno colpendo, dall’epoca del COVID, trasversalmente un numero sempre maggiore di adolescenti.

Ho esercitato il mio ruolo mettendomi al servizio di norme che quasi quotidianamente hanno dettato prassi in continua evoluzione; ho interpretato il mio mandato cercando di ascoltare le richieste e le istanze di tutte le componenti, con la porta sempre aperta, con dedizione. Sono arrivata al Da Vinci quel primo settembre 2020 in quella fase così delicata che il mondo intero ha vissuto con la pandemia, evento che ha tanto profondamente stravolto il paese, e ancora ricordo i passi che riecheggiavano quando attraversavo i corridoi vuoti nelle fasi di lock down.

Ho cercato di interpretare il tempo che il Paese ha vissuto con la pandemia con tutta la responsabilità che la continua emergenza imponeva e, a seguire, l’entusiasmo della ripartenza, dando impulso a tutte le iniziative possibili, ospitando in presenza esponenti di diversi ambiti di grande professionalità ed elevata competenza, istituendo il certamen leonardianum, di dimensione regionale, che spero sinceramente siano stati stimolo importante per i nostri studenti. Quindi è arrivato il momento degli investimenti, dei PON e dei PNRR, dell’implementazione digitale, dell’aggiornamento delle strumentazioni e del traghettare la scuola verso una nuova era di dialogo per i nostri ragazzi con le tecnologie più avanzate, la didattica immersiva, la robotica e la possibilità di creare oltreché di fruire di contenuti e metodologie innovative.

È arrivato ora il momento di lasciare il da Vinci per un altro incarico, un mutamento a cui mi accingo con estrema responsabilità e altrettanto entusiasmo, nella convinzione che possa rappresentare un momento di crescita. I quattro anni a Maccarese mi hanno insegnato tanto, la complessità delle relazioni interpersonali e professionali, la resilienza da sviluppare per risolvere continuamente criticità ed emergenze. La difficoltà che abbiamo vissuto per la mancanza di spazi, l’aumento delle richieste d’iscrizione e la scelta dolorosa di rifiutarle, limitando la formazione delle classi, ha comportato costantemente la sofferenza empatica per il disagio dei fanciulli respinti, ma ha rappresentato uno spunto di riflessione importante per il territorio e la programmazione a lungo termine di investimenti in ambito di edilizia scolastica, dimensionamento e razionalizzazione di indirizzi di studio. Siamo riusciti a mettere in campo sinergie importanti, dopo momenti di forte criticità e difficoltà, con le altre istituzioni scolastiche del territorio, con l’amministrazione comunale, con la Città metropolitana e l’Ufficio Scolastico Regionale. Voglio allora ringraziare tutte le Istituzioni che hanno voluto con il Da Vinci e per i nostri studenti cercare soluzioni, la Città metropolitana che ha investito tanto sul ripristino delle facciate e dei tetti del plesso centrale, storico e dell’Istituto Tecnico Agrario di Viale Maria.

Voglio ringraziare la recente amministrazione comunale, che dopo momenti di accese polemiche, ci ha sostenuto e ha dialogato costantemente con noi alla ricerca di soluzioni.

Voglio ringraziare la Maccarese spa, che ha voluto condividere un “tratto di strada” con noi e appoggiare la crescita delle competenze dei nostri studenti, siglando convenzioni di pcto importanti e che negli anni hanno segnato le progettualità didattiche del nostro Istituto, dal recupero della storia del territorio attraverso i documenti dell’archivio, agli interventi più orientativi, alla recentissima convenzione per l’uso didattico del trattore.

Voglio ringraziare i docenti, i tanti che hanno condiviso la mia visione di scuola, hanno letto i miei impulsi, traducendoli in interventi didattici concreti, e che hanno allo stesso tempo ispirato con la loro esperienza e competenza il mio agire, spendendosi quotidianamente nei ruoli, tanti, che una scuola come il da Vinci, con la sua complessità, richiede.

Ringrazio anche i docenti che hanno condiviso meno o affatto questa visione, certa che il confronto, sempre condotto entro termini di urbanità e correttezza, stimoli la crescita, imponga la necessità di trovare soluzioni.

Ringrazio i tecnici, preziosi, che hanno accompagnato e interpretato questo fortissimo impulso innovativo e hanno saputo essere di supporto a studenti e docenti, rendendo tutte le nuove strumentazioni vive e non lasciando che restassero oggetti inerti.

Ringrazio i collaboratori scolastici, che in questi anni di allestimenti in continua evoluzione di plessi, dalla parrocchia alle aule di Viale di Porto, di aule, di lavori di ristrutturazione, hanno saputo e voluto lasciarsi coinvolgere e fare a volte anche i salti mortali per tenere in ordine e pulito l’ambiente educativo, con decoro, vigilando alunni sempre più numerosi.

Ringrazio gli amministrativi, fondamentali, senza i quali non potrebbe esistere alcuna attività ordinaria, tantomeno essere conclusi quegli interventi straordinari di investimenti che la comunità Europea ha reso possibile.

Ringrazio le famiglie e i genitori, che hanno rappresentato con la condivisione di problematiche ed esigenze, ascoltate con il supporto di vicepresidi, referenti e coordinatori, un interlocutore importante per comprendere realmente il contesto.

Ringrazio gli studenti, i tanti che hanno vissuto il da Vinci, che hanno fatto di questa scuola la loro casa, che hanno intessuto legami e relazioni che li accompagneranno per la vita, che hanno avviato qui quel processo lento e difficile che li porterà a strutturarsi come persone adulte, pronte a vivere nel mondo, dando il loro impulso a migliorarlo.

Restano appunto sempre i ragazzi il vero stimolo e la vera forza del mio lavoro, un continuo e costante motivo per mettermi in gioco, crescere, migliorare.

Accolgo allora il nuovo collega in arrivo con il più sincero benvenuto e lascio la comunità intera del da Vinci con i migliori auguri di un futuro ricco di nuovi traguardi e nuovi successi.