La tutela ambientale e la cultura della prevenzione dei rischi ( sismico, idrogeologico, vulcanico)

Scuola Secondaria di secondo grado

Progetto educativo per diffondere la cultura della prevenzione del rischio sismico, idrogeologico e vulcanico, analizzando i rischi ambientali e il loro impatto

Obiettivi

   promuovere la diffusione della cultura della sicurezza attraverso un’analisi approfondita delle carte di rischio sismico;

   analizzare le tecniche di costruzione antisismiche messe in atto sia nel territorio nazionale che in altre aree geografiche caratterizzate da elevata sismicità ( Giappone, Cina) ;

   affrontare il problema della sicurezza degli edifici in aree di insediamento storico;

   ipotizzare la costruzione di un edificio nella zona in cui si trova la scuola che risponda ai criteri antisismici, stimando il grado di pericolosità sismica dell’area anche il relazione al tipo di terreno presente.

   analizzare lo stato ambientale del territorio in tema di rischio idrogeologico, attraverso le analisi delle acque e del terreno, per valutare lo stato di “salute” ambientale in un’area a forte vocazione agricola.

Tempo di apprendimento

Apprendimento in: Al progetto saranno dedicate circa 25 ore di attività varie, compreso il campionamento in situ delle acque e dei suoli e la loro successiva analisi laboratoriale.

Contenuti

Il progetto, in collaborazione con l’USR e con il Ministero dei Lavori Pubblici, si pone come obiettivo la promozione di un progetto educativo in tema di edilizia scolastica per quanto riguarda le tematiche antisismiche e la diffusione di una cultlura legata alla definizione e prevenzione del concetto di “rischio sismico”. Ridurre il rischio sismico infatti significa ridurre gli effetti che una scossa sismica può determinare sull’uomo, sulle costruzioni e sugli ambienti. Per raggiungerea tale risultato è necessario intervenire sulla capacità di resistenza degli edifici, ma anche educare la popolazione circa i comportamenti corretti da adottare prima e dopo un evento sismico. La cultura del rischio sismico infatti si basa su eventi probabilistic, ed è fondamentale introdurre nell’insegnamento tale concetto “trasversale” agli altri aspetti educativi della didattica tradizionale. Poichè il rischio non può ridursi a zero, si tratta di capire quale strategia di riduzione del rischio sia ragionevole da adottare.

L’analisi dei cataloghi sismici, predisposti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a seguito del sisma catastrofico che colpi’ l’Irpinia nel 1980 e successivamente aggiornati nel corso degli anni, forniscono un quadro molto chiaro e dettagliato dei principali eventi sismici che hanno colpito il nostro territorio fin da quando esistono testimonianze scritte ( o grafiche) degli eventi stessi . Tali informazioni hanno consentito di dividere il nostro territorio in una serie di aree a diverso grado di sismicità (aree ad alto rischio, aree a rischio medio, aree a basso rischio). Il problema non è legato comunque solo all’area interessata dal sisma, quanto piuttosto agli effetti che il sisma stesso ha sul territorio ( in relazione al tipo di terreno che viene attraversato dalle onde sismiche) e sugli edifici che insistono sul territorio stesso. L’analisi dei cataloghi dei forti terremoti degli eventi succeduti nel passato ci indica dove e con quale forza i terremoti potranno colpire in futuro: anche se la prevenzione stessa del sisma ( dove e quando avverrrà) non è possibile, è però possibile intervenire in maniera attiva attraverso la messa in sicurezza degli edifici e la loro edificabilità in base a criteri antisismici. Ciò in quanto se in generale non sono i terremoti a fare vittime ma gli edifici, allora è essenziale essere informati e preparati sulla sicurezza degli edifici stessi sia come cittadini che come futuri addetti ai lavori”. Non ci sono specialismi” da diffondere, ma semplici concetti di buon nuovo senso da conoscere e condividere nel modo più ampio possibile, per creare le basi di un nuovo rapporto tra cittadini consapevoli e proposte per creare interventi tecnici nel breve e nel lungo periodo, finalizzati a riqualificare e mettere in sicurezza gli insediamenti esistenti.

Analisi delle carte del rischio sismico del territorio compilate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; attività connesse alla diffusione della cultura del rischio sismico ( organizzazione di dibattiti e incontri con studenti di altre classi).
Per quanto riguarda la parte più strettamente legata al rischio ambientale, le attivita previste sono quelle relative al campionamento dei punti d’acqua presenti nel territorio circostante, tra i quali sorgenti e canali, ampiamente sfruttati dal punto di vista agricolo, per stabilirne il grado di inquinamento dovuto all’uso massiccio di fertilizzanti di origine organica. L’analisi del suolo agricolo verrebbe invece condotta per quanto riguarda l’eventuale contenuto in microplastiche e sali di tipo cloruri e nitrati.

Raccolta e l’analisi dei dati relativi al rischio sismico e alla prevenzione attraverso la costruzione di edifici antisismici

Raccolta dei campioni di acqua e suolo e la loro relativa analisi

Costruzione di mappe e diagrammi di interpretazione dei dati sopra citati.

Verifica apprendimento

Non sono previste verifiche di apprendimento quanto piuttosto dei dibattiti legati al tema che coinvolgano anche studenti delle classi non direttamente coinvolte nel progetto.